top of page
Natura morta con barchetta.JPG

Natura morta contemplativa

con cupole di ghiande e barchetta origami

2019

Scatola di legno, vetro, smalto, legno, imbottitura

per cuscini, carta e colla

cm 8,7 x 8,7 x 6

La natura morta è un soggetto pittorico che nasce, come genere autonomo, alla fine del Cinquecento e si afferma nel Seicento, in pieno Barocco, l’epoca dell’inganno ottico, dello stupore e della meraviglia.

Ad affascinarmi, di questo genere a lungo considerato inferiore, è l’idea di fondo di selezionare e di combinare alcuni oggetti in modo da creare una composizione che risulti esteticamente piacevole e virtuosisticamente realistica oppure enigmatica e spiazzante, come nelle correnti novecentesche della pittura metafisica e del Realismo magico. In ogni caso, l’interesse è rivolto al soggetto inanimato che diventa protagonista autonomo del quadro: gli oggetti, descritti con precisione calligrafica, assumono una funzione simbolica, che rinvia ad altro rispetto a ciò che riproducono tanto dettagliatamente.

Alla rappresentazione pittorica degli oggetti simbolici ho sostituito gli oggetti stessi e li ho collocati in una scatola-stanza con il piano-pavimento inclinato, che scivola verso lo spettatore, come in certe nature morte di Cézanne e di De Chirico.

Svariati oggetti, tra i quali tre cupole di ghiande e una barchetta origami in miniatura, compongono questa piccola natura morta oggettuale azzurra, sospesa tra le nuvole, inquadrata da un’apertura circolare che allude al “templum” etrusco, cioè lo spazio di cielo, diviso e consacrato, “disegnato” all’orizzonte dal sacerdote con un apposito bastone allo scopo di osservarvi i segni provenienti dal mondo ultraterreno.

Il colore azzurro cielo innalza gli oggetti a un livello di astrazione collocandoli in una dimensione immateriale, metafisica: “oltre le cose fisiche”.

L’azzurro è il colore che favorisce la meditazione: contemplando questa natura morta, si può accedere a un’altra dimensione.

Dettagli

bottom of page