Linguaggio visivo
2017
Libro, spioncino per porta e stringa
cm 19,5 x 12,5 x 4
Un vecchio libro, attraversato da uno spioncino che lo tiene chiuso, conduce (come una porta) ad altre dimensioni e invita, letteralmente, ad andare oltre il linguaggio verbale.
Reso illeggibile dal cilindro dell’occhio magico che ne impedisce l’apertura, il libro assume il valore di oggetto in sè, divenendo un simbolo che rinvia ad altro rispetto al messaggio scritto che contiene al suo interno.
“Linguaggio visivo” è una riflessione sulla limitatezza delle parole che de-finiscono (cioè limitano, circoscrivono) la realtà, ossia sul rapporto tra linguaggio verbale e realtà stessa: conosciamo il mondo attraverso l’interpretazione verbale che ne diamo vivendo in una “realtà scritturale” (Bruno Ballardini). In questo modo, però, non conosciamo direttamente ciò che ci circonda, ma solo la sua traduzione in parole.
I simboli, al contrario, propri di una modalità di pensiero originaria (dei popoli primitivi e dei bambini), non creano confini, ma aprono orizzonti di possibilità percettive, interpretative e conoscitive.
Sul dorso del libro si legge: “S.C. ME FECIT MMXVII” e “LINGUAGGIO VISIVO”
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