Simona Cozzupoli

Sono sempre stata affascinata dai fitti motivi astratti in bianco e nero che si trovano sul retro delle carte da gioco. Mi ricordano le facciate delle chiese di Firenze a tarsie marmoree bicrome.

L’”horror vacui” di queste decorazioni mi fa venire in mente la sensazione che si prova a volte in sogno quando si vede con chiarezza un’immagine formata da una miriade di nitidi particolari perfettamente identificabili, che poi svaniscono improvvisamente al risveglio. Talvolta, alcune di queste immagini oniriche, come ad esempio le facciate artisticamente elaborate di alcuni edifici, ci sembrano nuove, ma sono in realtà ricordi dimenticati. È il fenomeno dell’ “ipermnesia onirica”: in sogno si ricorda più che da svegli.