Il Re si nasconde
2018
Scatola di legno, vetro, depron, rametti, carta, cartoncino, matite colorate e colla
cm13,8 x 13,8 x 4,2
“Imago ergo sum”
Enrico Baj
Nella foresta è una soleggiata giornata di primavera. Gli alberi sono così alti che non si riesce a vederne la chioma. Il sole è un insieme di gialli cerchi concentrici al cui centro c’è il viso sorridente del seme di denari, arancione. Grandi foglie simmetriche, di diverse tonalità di verde e verde acqua, spuntano a terra ovunque. Questo lo sfondo della misteriosa trama che si sta svolgendo a teatro, con protagonisti un fante armato di lancia e un Re, nascosto dietro alla folta vegetazione, sulla sinistra della scena. Come davanti a un film già cominciato, questa bacheca ci pone implicitamente una serie di quesiti ai quali possiamo rispondere liberamente: cosa sta succedendo? Perché il Re si sta nascondendo e da chi? Perché il fante sembra cercarlo? Quali sono gli eventi che hanno preceduto questa situazione? E come andrà a finire la storia? Mi piace pensare che ognuno di noi, partendo dai pochi indizi visivi disponibili e cercando i nessi che li legano, giungerà a risposte diverse, in base alla propria fantasia e immaginazione, costruendo così altrettante trame che aspettano di essere "inventate", cioè - etimologicamente -"trovate".
“Imago ergo sum” (“Immagino quindi sono”), affermava il pittore patafisico Enrico Baj, ribaltando il noto motto cartesiano e il concetto di razionalità matematica a esso associato.
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