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Dilige et quod vis fac frontale.JPG

Dilige et quod vis fac

2021

Cornice di legno, vetro, carte da gioco, cartoncino e colla

cm 6,8 x 6,8 x 1,7

Dettagli

Il Re e la Donna delle carte sono i protagonisti di questo incontro amoroso. Lui le si avvicina di profilo posandole delicatamente una mano sul velo: le due figure sembrano disegnate apposta per baciarsi.

Sono convinta che nei mazzi di carte siano contenute tutte le storie immaginabili. Per trovarle bisogna inventarle, in senso etimologico, facendosi aiutare dalla facoltà dell’immaginazione.

La pulsione combinatoria mi spinge ad accostare le figure finché non si crea, visivamente, una storia d’amore: è la stessa tecnica adottata da Italo Calvino con i tarocchi nella composizione dei racconti de “Il castello dei destini incrociati”. Quando l’abbinamento mi convince, nasce la coppia.

Il cartiglio sul davanzale, a imitazione di quelli dipinti a trompe l’oeil nei ritratti e nelle Madonne del Rinascimento, reca la frase latina di S.Agostino “Dilige et quod vis fac”, cioè “Ama e fa’ ciò che vuoi”.

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