Amor, ch'a nullo amato amar perdona
2020
Cornice di legno, vetro, carte da gioco. cartoncino e colla
Ø cm 11,5
Dettagli
“Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona”
Dante, “Inferno”, V canto
In questo collage, realizzato in una cornice di legno circolare vintage, la coppia è formata dalla donna e dal fante di quadri delle carte lombarde. Queste due figure, totalmente di profilo e rivolte l’una verso l’altra, mi sono apparse perfette accostate in un bacio appassionato, coronato da un seme di cuori.
Osservando i mazzi di carte, mi sono resa conto che le figure al loro interno possono essere avvicinate secondo numerose possibilità combinatorie, dando vita a storie d’amore o a racconti d’avventura, come in un poema cavalleresco. Quando “invento” delle storie, mi accorgo che, in realtà, le sto “trovando”. Etimologicamente i due verbi sono infatti interscambiabili, dal momento che “inventare” deriva dal latino “invenire”, che significa appunto “trovare”. Ecco perché ritengo che i mazzi di carte contengano tutte le possibili storie immaginabili, che possono essere trovate/inventate da chi abbia voglia di esercitare la propria facoltà immaginativa.