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globalizzazione

Templa

2017

Scatola di legno, vetro, cartoncino, carta, filo, imbottitura per cuscini e colla

cm 18,3 x 34,8 x 9,9

Nella religione romana, il “templum” era una porzione circolare di cielo consacrata dal sacerdote (l'augure), che con gesto ampio del braccio delimitava in aria un cerchio con il “lituo”, un bastone ricurvo in cima, simile a un punto interrogativo. Il cerchio di cielo era destinato alla divinazione tramite gli “auspicia”, ossia l'osservazione degli uccelli. Compito dell'augure era scorgervi le indicazioni provenienti dal mondo ultraterreno, per sapere se determinate decisioni prese dagli uomini incontrassero o meno l'approvazione divina. Per interpretare i segni, l'augure orientava e ripartiva il “templum” in spicchi (come un orologio) corrispondenti a regioni “fas” e “nefas” (gradite o sgradite agli dei) e poi osservava come gli uccelli si spostavano da una zona all'altra del “quadrante”, se volavano da soli o in gruppo, il tipo di volatile, il canto e altri particolari, ricavandone valenze fauste o infauste.

Per comprendere il significato di questa tecnica oracolare apparentemente insensata è necessario abbandonare i pregiudizi occidentali basati sul principio di “causa-effetto” e aprirsi al concetto junghiano di “sincronicità”. Non sempre

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