Mnemotecnica: Giano bifronte
2017
Scatola di legno, vetro, depron, cartoncino
e materiali vari
cm 42,5 x 13,5 x 13
“Heinrich Cornelius Agrippa di Nettesheim asseriva che a frequentare le mnemotecniche si rischiava non solo di dimenticare ma anche di diventare pazzo.”
Umberto Eco, “Mnemotecniche e rebus”
Una mnemotecnica è una tecnica per ricordare che, sfruttando la memoria visiva, facilita la naturale capacità umana di memorizzazione. Usata fin dall’antichità classica, deriva il suo nome dalla dea greca Mnemosine (la memoria), madre delle Muse.
La struttura di una mnemotecnica classica si basa sulla “tecnica dei loci”, ovvero dei luoghi, detta anche “tecnica del palazzo della memoria”: dopo aver scelto una qualsiasi struttura spaziale divisibile in settori diversi (per esempio un palazzo formato da piani e stanze o una città divisa in vie, vicoli e piazze), bisogna collocare mentalmente in ciascun luogo alcune figure (imagines), facili da memorizzare, che corrispondano ai concetti che si vogliono ricordare. Ecco come, ripercorrendo virtualmente i diversi vani di un palazzo, si possono incontrare, con gli occhi della memoria, i vari oggetti collocati in
Dettagli
Su una sagoma ovale è rappresentato il ciclo annuale del Sole, con l’indicazione di solstizi ed equinozi.
La testa della bambola è cinta da una fascia azzurrina, che allude all'orbita dei pianeti: esiste un’analogia micro-macrocosmica tra l’uomo e il pianeta che lo ospita. Non si dice, infatti, che la testa è un mondo?
La "janua coeli" (porta del cielo), detta anche "porta degli dei", corrisponde al solstizio d'inverno e, nel cristianesimo, a San Giovanni Evangelista, simboleggiato da un'aquila con un libro.
La chiave d'argento, simbolo del potere temporale, dà accesso alla "janua inferni" (porta dell'inferno) o "porta degli uomini".
La chiave d'oro, simbolo del potere spirituale, dà accesso alla "janua coeli" (porta del cielo) o "porta degli dei".
La lettera pitagorica "Y", tra le due porte solstiziali, allude a Giano bifronte, detto anche "il Signore delle due vie".
Le due porte solstiziali: a destra la "janua coeli", cui corrisponde la chiave d'oro e a sinistra la "janua inferni", cui corrisponde la chiave d'argento.
La "janua inferni" (porta dell'inferno), detta anche "porta degli uomini", corrisponde al solstizio d'estate e, nel cristianesimo, a San Giovanni Battista, simboleggiato da un agnello con un cartiglio su cui è scritto "Ecce agnus dei".
La freccia verso il basso si riferisce alla metà discendente dell’anno che ha inizio dal solstizio d'estate: da questo momento le giornate iniziano ad accorciarsi.
La freccia verso l'alto si riferisce alla metà ascendente dell’anno che ha inizio dal solstizio d'inverno: da questo momento le giornate iniziano ad allungarsi.
La scritta "Non plus ultra" si trovava sulle mitologiche Colonne d'Ercole, poste da una parte e dall'altra dell'attuale Stretto di Gibilterra, per convincere i viaggiatori a non spingersi oltre.
Le due frecce sulla coppia di cassetti indicano le due metà ascendente e discendente del ciclo annuale del Sole. Il cartiglio con la scritta "Non plus ultra" e le due colonne alludono a un'interpretazione da un punto di vista celeste del mito delle Colonne d'Ercole, con riferimento al corso del Sole.
ll simbolismo del fiore, come quello di ogni mandala, è legato alla nascita del Mondo: il suo sbocciare è un irradiamento intorno al centro.
Dal cassetto di destra fuoriesce un fiore privo di corolla, che simboleggia l'origine, il mondo non manifestato. Dal cassetto di sinistra un fiore con i petali disposti radialmente rispetto al centro simboleggia il mondo della manifestazione.
Sul cartiglio che fuoriesce dal cassetto di destra è rappresentata la costellazione del Capricorno, corrispondente al solstizio d'inverno.
Sul cartiglio che fuoriesce dal cassetto di sinistra è rappresentata la costellazione del Cancro, corrispondente al solstizio d'estate.
Alla costellazione del Capricorno corrispondono il solstizio d'inverno, la "janua coeli" e il mondo non manifestato, simboleggiato dalla parte centrale fiore prima del suo sbocciare. Alla costellazione del Cancro corrispondono il solstizio d'estate, la "janua inferni" e il mondo della manifestazione, simboleggiato dai petali disposti radialmente intorno al centro.
I numeri sui cassetti indicano il mese di dicembre (12), relativo al solstizio d'inverno, e il mese di giugno (6), relativo al solstizio d'estate.
Dal cassetto di destra fuoriescono rami secchi, simbolo dell'inverno.
Dal cassetto di sinistra fuoriescono rami con foglie verdi, simbolo dell'estate.
In cima al palazzo ci sono la coppia di lettere greche “alfa” e “omega” e una barchetta con due bandierine che soffiano in entrambe le direzioni: si tratta di due attributi di Giano bifronte.
Le lettere greche “alfa” e “omega” (AΩ) indicano l’inizio e la fine dell’anno, con riferimento a Giano-Gennaio (Janus-Januarius).
La barca che può andare sia in avanti che indietro è un attributo di Giano in quanto allude ai suoi due volti, che guardano sia all'anno appena concluso che a quello cominciato.