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Micromondi immaginari

Dal 9 dicembre 2022 al 16 gennaio 2023

 

Mare Culturale Urbano

Cascina Torrette

Via Giuseppe Gabetti, 15 - Milano

 

Orari mostra:

da lunedì a mercoledì 18.00 – 00:30

giovedì 18:00 – 01:30

venerdì 18.00 – 02.30

sabato 10.00 – 02.30

domenica 10.00 – 00:30

La cascina seicentesca di Mare Culturale Urbano ospita per la seconda volta i micromondi di Simona Cozzupoli. La mostra presenta una selezione di teche e cornici che racchiudono piccoli mondi tridimensionali ispirati all’universo infantile, onirico e fiabesco. Le opere, popolate di simboli e archetipi, sono immaginate come pezzi di un’ideale Wunderlammer: tutte attraversate dal fil rouge della meraviglia.

Re, Regine e cavalieri delle carte da gioco prendono vita, decontestualizzati, in micromondi immaginari che rievocano le atmosfere cortesi. Alcune scritte in latino, riportate su minuscoli cartigli, accompagnano le coppie, di Re, Regine e Fanti, sovrastate dal seme di cuori. E come giullare di corte non può mancare un Jolly giocoliere che lancia abilmente le stelline.

Con i mazzi di carte si può raccontare persino la leggenda di San Giorgio: il cavaliere di spade delle vecchie carte napoletane, con l’aggiunta di aureola, lancia e scudo crociato, si è trasformato nel santo sauroctono in una teca di dimensioni più ampie che ne racconta la vita per immagini, attraverso tre vicende successive. Quella centrale, con San Giorgio che uccide il drago, è la più nota ed è liberamente ispirata alla fortunata iconografia medievale e rinascimentale.

Micromondi immaginari sono evocati anche da cerchi e ovali di cielo, attraversati da nuvole bianche e da uccellini origami in miniatura (realizzati a partire da un foglio quadrato di 1,5 cm di lato), che alludono all’antico “templum”, la porzione di cielo individuata e consacrata dal sacerdote etrusco, con il lituo, per osservarvi il volo degli uccelli e trarne gli auspici.

I piccoli diorami in mostra riportano lo spettatore indietro nel tempo: all’infanzia piena di immaginazione fiabesca, ma anche alla forma mentis dei popoli antichi, che con la divinazione ci mostrano che anche la più piccola parte della realtà contiene il tutto.

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