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globalizzazione

La fontana

2017
Scatola di legno, vetro, depron, carta, colla e materiali vari
cm 12 x 20 x 7

Come le altre composizioni con le carte, ho ambientato questa storia in un giardino in miniatura racchiuso in una scatola di legno. Protagonista della scena è la fontana-asso di coppe al centro, da cui escono sottili zampilli d’acqua arricciati a spirale. La presenza di fiori suggerisce che è primavera, mentre il sole alto nel cielo indica che è mezzogiorno. I fiori e il sole sono ritagliati dalle carte di denari. Entrambi simboleggiano la manifestazione che ha origine da un centro (unità) e si irradia verso l’esterno con i petali e con i raggi (molteplicità).

La vegetazione rigogliosa e la presenza di specchi d’acqua con pesci rendono il giardino paradisiaco.

In questo scenario fiabesco ho disposto alcuni elementi delle carte in modo da “inventare” un racconto per immagini come ha fatto Italo Calvino nel “Castello dei destini incrociati”. La composizione è terminata nel momento in cui ho “trovato” un legame per me convincente che tenesse insieme il cavaliere di bastoni, l’asso di coppe e il seme di denari. “Inventare” significa infatti, etimologicamente, “trovare”.

Ecco la storia che ho inventato/trovato:

 

È una serena giornata di primavera. Il cavaliere, armato di un bastone, ha perso la strada e si è ritrovato per caso in un magnifico giardino verdeggiante. Inebriato dal profumo di fiori gialli come il sole di mezzogiorno (che splende alto nel cielo), si è girato verso una splendida fontana, attirato dal suono cristallino degli zampilli d’acqua che vanno a irrorare due laghetti, uno dei quali è circondato da sassi ed è quasi nascosto dal prato.

Si fermerà per bere e per far abbeverare il cavallo dopo il lungo peregrinare.

Da quel momento in poi il cavaliere smetterà di cercare la strada persa perché si renderà conto di trovarsi già nel luogo desiderato.

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