Simona Cozzupoli

Nello spazio ridotto di una piccola scatola di legno ho realizzato una scena di battaglia che evoca le atmosfere leggendarie e fiabesche di un poema cavalleresco. Due opposte fazioni si stanno incontrando-scontrando, simboleggiando la complementarietà degli opposti espressa dal motto latino a me caro “contraria sunt complementa”, che compare, insieme al simbolo bipartito cinese del tao, nello stemma nobiliare del fisico quantistico Niels Bohr.

Interpretando i semi delle carte regionali secondo la loro corrispondenza con i quattro elementi naturali, nella battaglia in corso i cavalieri di spade e quelli di denari delle carte trevigiane alludono all’opposizione tra aria e terra, ossia alla polarità tra principio maschile e principio femminile, dalla quale discende una serie di altre coppie di archetipi contrapposti e complementari: cielo e terra, giorno e notte, alto e basso, leggero e pesante, spirito e materia. Come una mnemotecnica, questa piccola bacheca ci ricorda che tutto, in natura, si basa su processi opposti e complementari, chiamati dai cinesi “yang” e “yin”, dai quali nasce l’unità del cosmo.