Acquario
2019
Scatola di legno, vetro, cartoncino, carta, matite colorate e colla
cm 14,7 x 14,7 x 6,5
L'acquario ricostruisce, in piccolo, la vastità del mondo marino, offrendo uno spettacolo caleidoscopico grazie alla varietà di pesci che stupiscono per forme e colori: è una sorta di Wunderkammer di vetro in miniatura la cui collezione cinetica è composta da “naturalia” viventi.
I finti pesci di carta, ritagliati da un libro illustrato sulla fauna marina, sono collocati a diversi piani di profondità.
Analogamente alle teche con le farfalle, “Acquario” è una collezione illusionistica di rappresentazioni di pesci.
In questo mio "acquario" c'è un'apertura circolare, nella parte anteriore della scatola, che inquadra un una porzione di mare attraversata da pesci. Come osservando il volo degli uccelli in un "cerchio di cielo" (il "templum") si traevano in antichità gli "auspici" (parola derivante dal latino "avis": uccello e "spicio": osservare) , allo stesso modo mi piace immaginare che sia possibile trarre vaticini anche dall'osservazione dei pesci che nuotano nel mare. Raggruppandosi e allontanandosi casualmente, alcuni entrano nell'inquadratura del cerchio, cioè nell'area prescelta per l'osservazione. La porzione di mare considerata presenta corrispondenze con il mare nella sua totalità. Quello che conta, come sostiene Jung a proposito dell'I Ching, sono gli aspetti accidentali degli eventi e la loro configurazione nel momento in cui vengono osservati. Quanti e quali pesci sono entrati nel "cerchio di mare" al momento dell'osservazione? Provengono in maggior numero da destra o da sinistra? Chi li osserva può trovare risposte interessanti, tenendo conto che i metodi divinatori sono mezzi di esplorazione dell'inconscio.
La divinazione per mezzo dell'osservazione dei pesci potrebbe chiamarsi, sul modello di "auspicio", "piscispicio" (dal latino "piscis": pesce e "spicio": osservare).
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